L’8 marzo si celebra la giornata internazionale della donna, durante la quale si dovrebbero ricordare non solo le conquiste raggiunte dalle donne ma anche le innumerevoli situazioni in cui queste si ritrovano, ancora oggi.

Le donne ancora oggi   sono discriminate , sfruttate, sottomesse, purtroppo uccise. Questa festa, che una leggenda metropolitana vuole legata a una strage avvenuta in una fabbrica tessile, in realtà ha un’origine diversa : l’8 marzo 1917 in Russia vi fu una manifestazione guidata dalle donne per i diritti degli operai e delle operaie e contro il potere dei padroni.

Oggi purtroppo i  festeggiamenti per la festa della donna si limitano sempre più spesso a uno sparuto mazzolino di mimose, a donne che per festeggiare escono, vanno nei locali e pensano che questo sia essere libere. Le maestre ci hanno spiegato che le donne sono importanti 365 giorni e non solo l’otto marzo. Rivolgendosi alla classe, hanno detto che ognuno ha dei sogni e che questi vanno perseguiti sempre, che non esiste differenza tra uomini e donne, che nessuno ha il diritto di prevalere sull’altro e che mai e poi mai le donne devono accettare di essere sottomesse, picchiate. Tutto ciò che è violenza non è AMORE e quindi le donne non devono accettare nessun tipo di violenza, MAI

Abbiamo scoperto anche… IL PERCHE’ DELLA MIMOSA     

La scelta della mimosa come simbolo dell’8 marzo è stata fatta in Italia, esattamente nel 1946.

L’UDI (Unione Donne Italiane) stava preparando il primo “8 marzo” del Dopoguerra, e si pose il problema di trovare un fiore che potesse caratterizzare questa giornata femminile.

Alle donne romane piacquero quei fiori gialli dal profumo particolare, che avevano anche il vantaggio di fiorire proprio nel periodo giusto e non costavano

tantissimo (… a quei tempi!).

E così la mimosa divenne da allora il fiore simbolo delle donne.

V B “Radice”

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