Francesca Cassandro 2D
Napoli. La partenza è fissata alle 7,45 da Piazza Vittoria ma io sono lì già da molto tempo prima con una testa piena di aspettative ed uno zaino attrezzato per il viaggio. La destinazione è Giffoni Valle Piana, in pratica la patria dei film per ragazzi, quindi, un sogno per la nostra generazione.
La 2D è quasi al completo e nel pullman con noi viaggiano i fratellini minori, la 1B mentre, ad accompagnarci, ci sono loro: la Prof ssa Raffaella Della Corte, la prof ssa Gloria Ajello ed il prof Mastronuzzi armati di tanta buona pazienza da distribuire nel corso della giornata.
Appena arrivati sul posto ci siamo sentiti subito delle star…mancava il red carpet…per essere al top! Dalle foto di rito scattate davanti al cartellone “Giffoni” si legge la felicità sui nostri volti perché siamo insieme, ci divertiamo e ci confrontiamo su temi molto importanti per la nostra età.
Una giornata intensa, vissuta fino all’ultimo fotogramma e fino all’ultima parola perché non solo abbiamo visto e valutato dei film (di cui uno in lingua francese) ma soprattutto perché abbiamo condiviso tante esperienze con altre scuole campane con le quali ci siamo “sfidate” anche in una sana competizione con un gioco vinto…indovinate un po’da chi…da noi della Fiorelli.
La più grande emozione l’ho però vissuta quando, intervenendo in un dibattito, sono stata abbracciata da Orazio Cerino, moderatore dell’evento insieme ad Elena Scisci, che mi ha poi invitata a salire sul palco in giuria. Mi tremavano le gambe, ero emozionantissima; oltre che me stessa, rappresentavo la mia classe, la mia scuola e soprattutto le ragazzine dodicenni. Con gli occhi – di tanto in tanto -incrociavo lo sguardo delle mie professoresse e dei miei compagni che mi davano serenità. L’emozione si è rinnovata questa mattina quando sul sito del Movie Days di Facebook sono state pubblicare le nostre foto di gruppo.
Questa esperienza mi ha fatto comprendere maggiormente che l’importanza delle uscite didattiche è quella di fortificarci sempre di più come gruppo e come membri della comunità scolastica. Ogni nuova esperienza ci arricchisce individualmente e collettivamente perché ci permette di farci conoscere ed apprezzare dagli altri anche oltre le aule. Io, nel mio piccolo, ho avuto la possibilità di esprimere il mio pensiero, cioè che bisogna accettarsi ed amarsi per come e per quello che si è, altrimenti non saremo mai amati ed accettati dal prossimo. Non a caso, molti degli argomenti affrontati, li abbiamo sostenuto alla presenza della psicologa che ha dialogato con alcuni ragazzi che avevano prenotato un colloquio.