Ciao a tutti,
mi chiamo Francesco Manco e ho 9 anni, oggi voglio raccontarvi la realizzazione di un sogno…
Tutto è iniziato un pomeriggio di dicembre, quando alla scuola calcio che frequento, ci chiesero di partecipare ad un concorso: scrivere una poesia ad un calciatore del Milan.
Ricordo che quel giorno il Mister ci informò che partecipando a questo concorso di poesia, uno di noi avrebbe avuto come vincita un regalo: quello di essere invitati allo stadio San Siro di Milano scendendo in campo con un giocatore.
Io rimasi immobile e incominciai a sognare quel momento. La sera stessa mi misi subito a lavoro e il giorno dopo consegnai la mia poesia intitolata “il Portierone”:
Tu che pari i rigori
con i tuoi grossi guantoni,
sei per me un gigantone
con il cuore pieno d’amore.
Quando hai pianto contro i juventini
hai fatto il mio cuore a pezzettini,
ma con la tua forza e la tua passione
sei sempre un gran campione.
A te che sei della Terra mia
ti mando un bacio da parte mia.
A te Gigi Donnarumma.
Passarono quindici giorni e ormai avevo perso le speranze, fino a quando una mattina ricevetti una telefonata, era il responsabile del calcio Milan e mi disse che il vincitore della poesia ero proprio io!
In quel momento mi sentii felicissimo ed il cuore mi battè forte, forse perché il mio desiderio più grande è proprio quello di diventare un giorno un calciatore.
Arrivò il giorno della partenza per Milano. Al mattino presto io e la mia famiglia ci mettemmo in viaggio e dopo tanta strada arrivammo a Milano esattamente fuori allo stadio. Ad attenderci, c’erano due signori che ci spiegarono cosa avremmo fatto e dopo un po’ salutai i miei genitori. La prima tappa fu quella di andare negli spogliatoi dove io e altri bambini incontrammo i calciatori e parlammo un po’ con loro. Arrivò poi il momento di scendere in campo e le mie gambe iniziarono a tremare tutte, consapevole del fatto che sia i miei genitori che altri migliaia di tifosi mi avrebbero guardato.
Quando sono entrato nel campo ero di fianco al giocatore Rodriguez, ero emozionato e sinceramente non credevo ai miei occhi!
Ero, infatti, in uno stadio importante, insieme a tanti giocatori famosi e intorno a me sugli spalti tantissimi tifosi. Attesi insieme agli altri ragazzi il saluto con la squadra avversaria e poi uscimmo dal campo. A fine partita io e la mia famiglia ci rimettemmo di nuovo in viaggio verso Napoli.
Questa esperienza mi ha regalato tante emozioni e mai la dimenticherò!
Francesco Manco
IV C
Radice