Giovedì 30 Maggio, noi alunni del progetto “Facciamo musica”, a cura del maestro Raffaele Stiletti, ci siamo esibiti in una rappresentazione di musica e canto nella sala-teatro della scuola Radice. Al progetto ha preso parte un gruppo di oltre 50 alunni scelti tra le classi quarte e quinte dal nostro maestro di musica che fin dall’inizio dell’anno scolastico, durante l’ora settimanale di musica, oltre a far appassionare tutti noi alunni alla musica ed ad insegnarcela in maniera semplice e divertente, ha anche accuratamente selezionato coloro che mostravano maggiore predisposizione, permettendo attraverso questo progetto di approfondire le nostre conoscenze musicali. Il maestro, nei progetti degli anni precedenti, si era dedicato solo alla creazione di un coro; quest’anno ha voluto aggiungere una sezione strumentale con flauti, xilofoni, metallofoni, tastiere e percussioni. Ci siamo esibiti in oltre 20 brani appartenenti ad epoche e culture diverse. Per ognuno il maestro ci ha spiegato lo stile, la provenienza e la motivazione per cui è stato composto. Lo spettacolo è iniziato con un canto religioso degli indiani nativi d’America dal titolo “Li-U-Lay”; poi ci siamo esibiti in un canto di lavoro: “Hammer”; poi in un canto spirituale venezuelano in lingua spagnola. Abbiamo cantato “Birobidjan” che risale al 1934, anno in cui in un territorio russo al confine con la Cina era stata creata una regione, che portava questo nome, per ospitare ebrei di nazionalità russa. Abbiamo cantato in inglese il famoso brano degli Abba “Mamma mia” e poi abbiamo suonato: “Inno alla gioia”, “Ricordando Strauss”, “La vita è bella” e tanti altri brani. Successivamente “The show must go on” dei Queen dove il coro è stato coadiuvato da tutti gli strumenti. Infine abbiamo cantato “Non mi avete fatto niente”, brano vincitore all’ultimo festival di Sanremo il cui testo è stato scritto dopo l’attentato terroristico di Manchester del 22 Maggio 2017, durante il concerto della popstar Ariana Grande. Il brano vuole trasmettere a tutto il mondo un messaggio di speranza; infatti il testo dice che nonostante tanto dolore ingiustificato, nonostante il cielo sia sempre grigio e la pioggia continui a bagnare i volti, impedendo la vista del sole, non bisogna dimenticare di avere speranza e di trasmetterla agli altri. “Non mi avete fatto niente… perché tutto va oltre le vostre inutili guerre…” è l’urlo del mondo che nonostante le ferite inflitte vuole vestirsi di speranza e andare oltre la religione, oltre il colore della pelle, oltre tutto, per spogliarsi dall’odio e ricominciare a splendere, all’insegna dell’amore, del rispetto reciproco, colmando il dolore “nello spazio di un abbraccio”. Con tutti questi brani ricchi di significato e dalle melodie toccanti abbiamo provato una forte emozione e l’abbiamo condivisa con il pubblico (famiglia, amici, insegnanti); sin dall’inizio nel teatro si è creata un’atmosfera magica interrotta solo da numerosi e scroscianti applausi. “Facciamo musica”: un’esperienza bellissima, unica e… da ripetere!
Classi IV A-B-C-D-E – Radice