Il 15 aprile di quest’anno è avvenuto un incendio alla cattedrale di Notre
Dame de Paris, uno dei simboli di Parigi e del cristianesimo nel mondo.
Non si sa ancora quale sia stata precisamente la causa dell’incendio.
Alcuni sostengono, visto che la cattedrale era in fase di restauro, che gli
operai addetti ai lavori, avrebbero buttato una cicca di sigaretta vicino ad
un combustibile, che avrebbe così preso fuoco. Altri invece dicono che ci
sia stato un cortocircuito che ha scatenato la scintilla dal quale è partito il
tutto. Altri ancora dicono che siano stati i parigini stessi ad appiccare il
fuoco di proposito, per raccogliere poi successivamente dei soldi.
Non sappiamo quale sia la verità, ma l’unica cosa certa è che il tetto e la
guglia sono crollati ed è rimasta in piedi solo la struttura. Nonostante
siano passate solo due settimane circa dall’incidente, sono stati raccolti
già milioni e milioni di euro per la ricostruzione della cattedrale. Ma erano
davvero così necessari? Secondo la mia modesta opinione, una cattedrale
del genere non tornerà mai al suo antico splendore, poiché non sarebbe
comunque l’originale. Inoltre credo che ci siano cose molto più importanti
per cui usufruire di somme così elevate, quali ad esempio la fame nel
mondo. Ultimamente questo trovo che sia un argomento molto
sottovalutato, ma dobbiamo ricordarci che soprattutto nei paesi più
poveri, come il Sud Africa, questo è un fenomeno molto diffuso, poiché
ancora oggi centinaia di persone muoiono di fame ogni giorno. Credo che
sarebbe un’azione benefica donare i propri soldi a tutte quelle
associazioni che si occupano proprio di questo, piuttosto che alla Francia
per il restauro di un monumento, perché per quanto l’incendio a Notre
Dame possa essere stato una tragedia, trovo che sia una tragedia ancor
più grande far morire delle persone, pur sapendo di poterle salvare.
di Francesca Giso III E