Da circa tre mesi frequento la scuola media “Nicolini Di Giacomo”, sono un alunno della I media dell’indirizzo sportivo sperimentale, iniziato proprio questo anno scolastico. Voglio perciò raccontarvi le mie prime esperienze e sensazioni.
Devo prima però spiegare come mai sono stato così tanto attratto da questa opportunità fino a poi sceglierla. In effetti sin dai 4 anni pratico costantemente attività sportiva; in particolare ho scelto la disciplina del Karatè in cui ho raggiunto la cintura blu ed ho participato a diversi tornei. L’indirizzo sportivo di cui avevo sentito parlare soltanto al liceo scientifico “Renato Caccioppoli”, mi sembrava già una interessante possibilità, ma avrei dovuto aspettare la fine delle scuole medie. Perciò, quando ho sentito che già alle medie si poteva fare la scelta di un indirizzo sportivo, non mi è sembrato vero. Anzi la scelta per me e per la mia famiglia è stata più che naturale. Ciò detto, ora vorrei spiegare il perché fare delle esperienze nello sport, o meglio in diversi sport, lo ritengo fondamentale. Infatti ho potuto sperimentare, nei miei quasi 7 anni di pratica sportiva, che niente ci aiuta a crescere come il confrontarci con altri ragazzi anche di età differenti e capire l’impegno necessario per migliorare e poi valutare i progressi. Aggiungo poi che è anche un buon modo per poter scaricare la tanta energia che spesso noi ragazzi accumuliamo e a cui non riusciamo a dare corretto sfogo.
Ora, la sezione sportiva con le 4 ore in più di attività motoria ci ha consentito di entrare in contatto già con un altro sport, come il tennis. Devo dire che è stato particolarmente stimolante confrontarsi nell’apprendimento di una nuova pratica con gli altri amici di classe e vedere come ognuno di noi sia più o meno bravo, dotato, per questo tipo di sport. Cosa che si ripeterà con altre discipline che affronteremo nel percorso di studio. Ogni volta, iniziando prima attraverso la teoria, poi la pratica, a conoscere e conoscerci nel confronto con nuovi sport e questo mi sembra davvero molto educativo oltre che divertente. D’altronde niente insegna a comportarsi più che la pratica sportiva, dove impari che le regole sono essenziali per partecipare a qualsiasi gioco e che devi conoscerle e accettarle tutte per capire che l’avversario è un tuo amico con cui condividi lo stesso percorso, le stesse ambizioni e non un nemico.
Insomma fino ad oggi sono felicissimo di questa scelta e spero di poter proseguire con lo stesso entusiasmo di questi primi tre mesi di scuola.
di Ernesto Genova I C