L’argomento di cui vi parlerò oggi è la Giornata della Memoria che si celebra il 27 gennaio. Tutti ci siamo chiesti: “perché si celebra la giornata della memoria?”
La data di commemorazione, per l’appunto il 27 gennaio, non è casuale. Si è deciso di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell’annientamento di massa degli ebrei .
“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. Nelle parole di Anna Frank è racchiuso il senso del Giorno della Memoria per commemorare le vittime. Ma anche e soprattutto per il dovere di conoscere uno dei capitoli più bui della nostra storia affinché non si ripeta. È questo il significato del Giorno della Memoria: il dovere di non dimenticare descritto da Primo Levi. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre” qui riscontriamo parole molte forti e piene di significato In Italia la legge del 20 luglio 2000 istituisce il 27 gennaio “Giorno della Memoria” al fine di ricordare la Shoah, ma anche “le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, tutti gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.
Articolo scritto da DE ANGELIS GABRIELE, 3ID