Annelies Marie Frank, meglio conosciuta come Anne Frank (italianizzata in Anna Frank), nasce il 12 giugno 1929 a Francoforte sul Meno, in Germania, dove trascorre i primi quattro anni di vita con suo padre Otto Heinrich Frank, sua madre Edith Hollander e sua sorella maggiore Margot Betti Frank.

Anne è una bambina allegra e vivace, amante delle stelle del cinema. Le piace giocare e proporre idee. I Frank a Francoforte sono contenti, ma d’improvviso tutto cambia. Per le strade cominciano delle risse e la violenza distrugge ogni sicurezza.

Il 10 gennaio 1933 il presidente del Reich Hindenburg nomina Hitler cancelliere e così comincia la sua ascesa verso la dittatura. In Germania si comincia a parlare di persecuzioni razziali contro gli ebrei.

Anne e la sua famiglia sono ebrei e nell’estate dello stesso anno decidono di lasciare la Germania per trovare un posto più sicuro in Olanda.

Oltre alla gravità di numerose situazioni, il motivo principale che induce Otto a emigrare è dovuto al giorno in cui, dalla finestra della banca in cui lavorava (i cui guadagni andavano sempre peggio), vide passare bande di SS e le senti urlare: “All’assalto il soldato si getta nel fuoco, oh sì, allegro è il suo umore, ma se sangue ebreo sprizza dal coltello, è ancora migliore.”.

Otto aveva degli amici in Olanda (e in passato, anche se invano, aveva tentato di aprire una filiale della banca ad Amsterdam) e alla sua partenza Edith raggiunge i genitori ad Aquisgrana (confine tra Germania – Olanda), portandosi appresso Anne e Margot.

Erich Elias cognato di Otto Frank procura a Otto l’incarico di fondare ad Amsterdam una sede degli stabilimenti Opekta, una ditta che produce marmellata ad Amsterdam. Anne, Margot edEdith lo raggiungono all’inizio del 1934. In breve tempo Anne e la sua famiglia si ambientano ad Amsterdam, anche se Edith soffre molto la lontananza dalla Germania.

Anna durante i giorni passati nel rifugio, riceve come regalo di compleanno un diario, che chiama Kitty. Kitty è il migliore amico/a di Anna, su cui lei annota tutte le azione che le sono accadute. Con Margot non ci parlava tanto e quindi non riesce ad aprirsi, per questo il diario diventa il suo migliore amico/a.

Anna muore a 16 anni, nel 1945 nel campo di Bergen-Belsen, per via di una grave malattia (per l’epoca, ai giorni attuali esistono dei farmaci per curarla) chiamata tifo.

Articolo scritto da COPPOLA EUGENIO, 2BD.

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