Come ogni anno il 25 Novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un fenomeno che ormai avviene quasi tutti i giorni: l’80% delle donne subiscono violenza fisica, psicologica, o sessuale. Ormai mi trovo in terza media e posso dire che in otto anni di scuola ogni anno in quel giorno gli uomini promettono di non fare più abusi, e probabilmente in quel giorno ci riescano, ma negli altri 364 giorni dell’anno decisamente no. Per me la violenza sulle donne è un fenomeno che non dovrebbe accadere, ogni donna che subisce un abuso per vergogna, per timore o perché si temono ricatti e hanno paura di parlare. Le donne certe volte vengono violentate da partner o da ex, ma anche da estranei o addirittura dai propri familiari; la violenza può essere di diversi tipi: ad esempio come nel caso della ragazza Gessica Notaro che è stata sfregiata con l’acido dal suo ex perché era geloso, o nel caso di Roxana Zenteno il cui marito la soffocò perché aveva un altro compagno. Il giorno contro la violenza sulle donne non è stato scelto a caso tra i 365 giorni che compongono l’anno: era il 25 Novembre del 1960 quando i corpi delle quattro sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria, furono ritrovati in fondo ad un precipizio, infatti poco prima erano state catturate e torturate dal dittatore Leonidas Trujillo, che per più di trent’anni ha governato la Repubblica Domenicana. Le donne furono uccise mentre andavano a trovare i loro mariti in prigione. Il primo incontro Internazionale Femminista si è svolto a Bogotà, in Colombia, nel 1980. Da li ogni anno il 25 novembre ha iniziato ad assumere un valore sempre più simbolico. Io dico basta violenza, donne parlate se subite qualche abuso o di qualsiasi altra cosa si tratti!
Francesca Carbone 3 I