Questa casa automobilistica viene fondata da Enzo Ferrari nel 1947 a Maranello (Emilia-Romagna), produce auto sportive e di alta qualità.
Enzo Ferrari nasce il 18 febbraio 1898 a Modena (Emilia-Romagna), è un imprenditore, dirigente sportivo e un pilota.
La sua carriera termina il 9 agosto 1931. Il padre (Alfredo Ferrari) è nato a Carpi (1859), la madre (Adalgisa Bisbini) invece è nata a Marano sul Panaro (1872). Alfredo lavora in un officina di carpenteria. Enzo rispetto al fratello maggiore Alfredo, ha un rendimento scolastico peggiore poiché preferisce dedicarsi all’officina col padre.
Il padre muore nel 1915 a causa di una polmonite (infiammazione causata dai batteri che colpisce gli alveoli polmonari), nel 1916 morì anche il fratello. Enzo nel 1917 viene arruolato nel Regio Esercito, ma lo stesso anno viene congedato a causa di una pleurite (processo infiammatorio a carico della pleura). Ripresosi dalla malattia Enzo raggiunge Torino presso la FIAT (casa automobilistica italiana nata l’11 luglio 1899 a Torino). Enzo successivamente trova occupazione nella Carrozzeria Giovannoni che è specializzata nel recupero di veicoli leggeri. Egli partecipa nel 1920 a una gara importante (X Targa Florio) con scarsi risultati.
La Ferrari più veloce è la SF90 XX Stradale che raggiunge i 320 km/h (chilometri orari), arriva ai 100 km/h in 2,3 secondi mentre i 200 km/h li raggiunge in 6,5 secondi. È dotata di un motore V8 biturbo che eroga 1030 CV (cavalli).
La prima Ferrari (125 S) monta un motore V12 che eroga 800 cavalli supportato da un motore elettrico che la fa arrivare a 963 cavalli. La velocità massima è di 210 km/h.
La Ferrari più costosa è la 250 GTO, viene venduta nel 1962 in un’asta di RM Sotheby’s nel 2018 per 48,4 milioni di dollari (€44.641.395,59). Quest’ultima monta un motore V12 che eroga 300CV e che raggiunge i 280 km/h.
L’ auto Ferrari più recente è la Portofino M rossa (2021) che monta un V8 biturbo F154 BE che eroga 600CV e che arriva ai 320 km/h.
Le mie considerazioni:
Penso che sia una casa automobilistica importantissima ed iconica per noi italiani, ho scritto questo articolo perché sono un appassionato di motori, tuttavia la cosa che più dispiace è che non è più italiana ma olandese.
Ringrazio tutti coloro che leggeranno questo articolo!!!
Articolo scritto da LORIS SANTAMARIA, 1ªBD