Il bullismo si presenta in vari tipi, ma in qualsiasi forma dà dolore alla vittima. A scuola abbiamo approfondito l’argomento e abbiamo capito ciò che comporta.

Il bullismo diretto è quando un bullo subito tratta la vittima con molestie e altri tipi di maltrattamenti, poi c’è il bullismo indiretto che inizia con i pettegolezzi, parole offensive e porta all’esclusione dal gruppo. Il bullismo avviene soprattutto nelle scuole con l’ escludere o picchiare i compagni presi di mira.

Oggi molto diffuso è il bullismo sul web, il Cyber bullismo, cioè quando il bullo usa i social per fare del male, pubblica foto e video su internet che possono mettere in imbarazzo le vittime, scrivendo anche commenti offensivi e dicendo cose che non sono vere. Le vittime come conseguenza sviluppano bassa autostima, depressione, tristezza, ansia… in casi più gravi si può arrivare anche al suicidio.

Per farla finita c’è bisogno di parlare con gli adulti e aiutare sia la vittima in depressione che il bullo.

Secondo il mio parere, il bullo in realtà è un debole e manifesta il suo malessere e la sua bassa autostima picchiando o messaggiando con parole offensive la vittima.

Sono proprio le parole a fare la differenza, perché le parole che usiamo possono essere belle e brutte e ci possono fare del male o fare del bene. Per il bullo le parole diventano sempre più brutte e fanno morire l’anima delle vittime.

Io odio il bullismo e vorrei dire a voi vittime, se leggete questo articolo, di parlarne con gli adulti e di non avere paura.

No al bullismo!

Francesca Capuozzo

V A plesso Alberti

I.C. Radice-Sanzio-Ammaturo

 

 

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