L’8 Marzo è stata celebrata in molti paesi del mondo la festa delle donna.

Le origini di questa festa si fanno risalire al 1908, quando a New York, in un incendio, 129 operaie morirono prigioniere della fabbrica in cui lavoravano; inoltre in Russia l’8 Marzo del 1917, le donne guidarono una grande manifestazione contro la tirannia dello zar.

Con le nostre ricerche, abbiamo capito che il ruolo della donna si è modificato nel corso dei secoli. Nella Preistoria, mentre l’uomo si dedicava alla caccia, le donne tenevano acceso il “focolare” e allevavano i figli; in Egitto le donne potevano divenire faraone; in Grecia, costrette nel gineceo, vivevano una condizione di lieve inferiorità anche se le spartane avevano più possibilità delle ateniesi; a Roma la donna era considerata quasi pari all’uomo, ma non poteva accedere alle cariche pubbliche ed aveva sempre bisogno del consenso di un uomo-tutore per esercitare i suoi diritti. In seguito, le guerre, decimando la popolazione maschile, permisero alle donne di gestire affari e patrimoni; nel Medioevo, alcune donne vennero ritenute delle streghe o addirittura le rappresentanti del diavolo sulla terra, e potevano svolgere solo lavori domestici e nei campi. Nei primi decenni del 1800, la donna incominciò a lavorare nelle fabbriche ma non poteva avere un’istruzione che le garantisse la parità all’uomo. Bisogna dire che l’industrializzazione e l’urbanizzazione modificarono i modi di vivere e le esigenze tradizionali: le donne cominciarono ad avere maggiore autonomia; alcune iniziarono a studiare e diventarono insegnanti, altre iniziarono a lavorare negli uffici, nei negozi, negli ospedali, nelle fabbriche. Alla fine del 1800, negli Stati Uniti e nella Gran Bretagna, le donne cominciarono a lottare per il diritto di voto. Esse venivano chiamate “suffragette” e le loro manifestazioni erano cariche di forza e di coraggio: facevano scioperi della fame, si incatenavano alle inferriate, rompevano vetrine, incendiavano chiese. Il loro motto era “fatti non parole”. Anche durante la prima guerra mondiale, le donne passarono ai fatti, nel senso che dovettero sostituire, in tutti i lavori, gli uomini partiti per il fronte. Dopo la prima guerra mondiale, il nazionalismo in Germania e il fascismo in Italia ripresero ad attuare una cultura antifemminista, mettendo la donna in uno stato di inferiorità e di obbedienza all’uomo; le si proibiva anche di indossare i pantaloni. Tuttavia, durante la lotta di liberazione dal fascismo e dall’occupazione tedesca, le donne ripresero la rivendicazione dei loro diritti, fino ad ottenere, il 2 Giugno 1946, il diritto di voto e quindi parteciparono attivamente alla nascita della Repubblica italiana. Gli anni 70, poi, furono il periodo in cui le donne fecero tante manifestazioni per ottenere diritti personali e opportunità sociali.

Molte sono state le donne che hanno cambiato il corso della storia; basti pensare a Cleopatra, regina d’Egitto, che influenzò le conquiste dei romani in Medio Oriente. La scienziata francese Marie Curie che alla fine del 1800 fece degli studi importanti sul radio e sulle proprietà magnetiche delle sostanze; Maria Montessori che nel 1907 fondò a Roma la prima “Casa dei bambini”, dove applicò il suo metodo pedagogico per uno sviluppo spontaneo del bambino con materiali scientificamente selezionati. Rita Levi Montalcini che nel 1950 fu premio Nobel della medicina per aver fatto delle scoperte importanti sul “fattore di accrescimento della fibra nervosa”; una sua frase celebre dice: “Le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla se non la loro intelligenza”. E l’elenco di donne eccezionali potrebbe ancora continuare.

Purtroppo, in molti paesi del mondo, soprattutto in quelli islamici, le donne vengono trattate male, costrette ad indossare il burka e gli uomini le considerano come oggetti di proprietà; anche da noi spesso sentiamo parlare di femminicidio, una brutta parola per indicare l’assassinio di una donna da parte di uomini che ancora non hanno capito cos’è il rispetto. Noi pensiamo che la donna è una persona fondamentale perché porta dolcezza e bellezza e allo stesso tempo è anche forte, perché riesce a fare tante cose con grande coraggio.

Secondo noi le donne devono essere trattate alla pari con l’uomo: parlarne serve a far riflettere coloro che ancora non l’hanno capito!

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