Lidia Maksymowicz è stata portata ad Auschwitz nel 1943 ed aveva solo tre anni.
Quando arrivò la separarono dalla madre, le misero un pigiama a righe e un numero sul braccio indelebile.
La portarono nel Kinderblock (una baracca) dove li dottor Meneghele, conosciuto come l’angelo della morte, faceva esperimenti sui bambini; disse che non tutti riuscivano a tornare alla baracca dopo esser stati al laboratorio, perché una parte dei bambini veniva trucidata da una vaccinazione di fenolo, poi venivano puliti gli scheletri per esser predisposti ad altri sperimenti.
Ogni giorno facevano l’appello e ogni giorno mancava qualche numero perché morivano di notte.
I rappresentanti di questo popolo riuscivano a trucidare i bambini impiccandoli o portandoli nelle camere a gas poi successivamente nei forni crematori.
Si è stabilito di celebrare il Giorno della memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Older in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
La domanda che mi pongo ancora oggi e il perché c’è stato tanto odio tra gli uomini?
Articolo scritto da GENNARO ALTEZZA, 2BD