Ciao, mi chiamo Santamaria Loris e sono della 1BD.
Oggi vi parlerò del film intitolato “La vita è bella”, questo film parla della Giornata della Memoria.
I personaggi principali sono: Roberto Benigni (Guido Orefice nel film) e Giorgio Cantarini (Giosuè Orefice), figlio di Guido. Roberto Benigni nacque il 27 ottobre 1952 a Castiglion Fiorentino. È un attore comico, un regista, uno sceneggiatore e un cantautore. Ha 3 lauree, una presa nel 14 febbraio 2007, una presa il 28 giugno 2007 e infine ne ha presa una il 22 aprile 2008. Egli vinse tre premi Oscar.
Giorgio Cantarini, nacque il 12 aprile 1992 a Orvieto, vinse uno Young Artist Award (premio assegnato al miglior giovane attore, ragazzo o bambino in un film).
Questo film parla di Guido Orefice, un ebreo italiano che viene deportato insieme alla sua famiglia e a suo figlio in un lager nazista, facendogli credere che tutto ciò che vede fosse un gioco.
Nel 1939 trasferendosi dalla campagna Toscana si recò dallo zio ad Arezzo con il suo amico Ferruccio. Durante il viaggio venne scambiato per il re Vittorio Emanuele III, incontrò una maestra che si chiamava Dora e si invaghì di lei. Poco dopo venne ospitato dallo zio Eliseo nell’hotel “Maître del Grand Hotel” dove lui iniziò a lavorarci come cameriere. Lo stesso giorno avvenne un litigio con Rodolfo, un burocrate fascista.
Un giorno Guido scoprì che Dora era fidanzata con Rodolfo, nel frattempo Guido fece amicizia con un medico tedesco, appassionato di indovinelli, il quale si sostituì a un ispettore scolastico per promuovere la razza ariana. Guido, desiderò incontrare Dora, che lavorava proprio lì. Inoltre l’uomo riuscì a confessare il suo amore per Dora. Tutti e tre si ritrovarono al Grand Hotel, dove Rodolfo celebrò il fidanzamento con Dora. La donna non essendo veramente innamorata dell’uomo dopo i festeggiamenti scappò con Guido a cavallo, Rodolfo si rassegnò e Guido e Dora festeggiarono il loro amore.
Fecero un figlio che chiamarono Giosuè. I nazisti arrivarono in Italia e Guido aprì una libreria. Il giorno prima del compleanno di Giosuè, Guido viene richiamato per essere schedato insieme al figlio e allo zio, nel registro delle SS.
I tre vennero deportati su un treno che li porterà in un lager nazista. Dora tornando dal lavoro, vide l’intera casa vuota, capendo la situazione corse alla stazione dove un treno di bagagliaio e merci. Un soldato tedesco consigliò a Dora di tornare a casa, ma la donna salì sul treno. Appena arrivati al campo di concentramento, Guido e Dora riuscirono a incontrarsi a malapena, lo zio Eliseo essendo anziano venne portato nelle camere a gas. Guido cercò di far nascondere a Giosuè la realtà terribile dell’Olocausto, facendogli credere che fosse tutto un gioco.
Una scena divertente è quella nella quale Guido decide di diventare interprete di un soldato tedesco per spiegare le regole ai prigionieri. Le regole furono: Si vince a 1000 punti. Il primo classificato vince uno carro armato vero. Beato lui. Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quell’altoparlante là. All’ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto “asino, qui sulla schiena. Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti. In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono:
1) Quelli che si mettono a piangere;
2) Quelli che vogliono vedere la mamma;
3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevi!
È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata. D’albicocche. Lui di fragole. Ah non chiedete i lecca lecca perché non ve li danno, c’è li mangiamo tutti noi. Io ieri ne ho mangiati 20. Un mal di pancia…
Però erano boni… Lascia fare…
Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ora vado, sennò mi fanno tana.
Le mie considerazioni:
La vita è bella ci insegna che bisogna affrontare la vita con felicità e che bisogna essere sempre ottimisti.
Ringrazio tutti coloro che leggeranno questo articolo. Ciao ciao!!!
Articolo scritto da SANTAMARIA LORIS, 1BD