In questi ultimi anni, è sempre più diffuso il fenomeno delle violenze negli stadi. Ci sono stati molti episodi di violenza sia dentro sia all’esterno degli stadi. Io ricordo bene quella che del 3 maggio del 2015, poche ore prima dell’ inizio della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Un gruppo di tifosi napoletani percorrono viale Tor di Quinto in direzione dello stadio Olimpico, scortati dalla polizia. All’ improvviso vengono sparati sette colpi di pistola e tre ultrà napoletani cadono a terra. La situazione degenera: moltissime persone incappucciate assaltano le forze di polizia. A terra rimane un ragazzo di nome Ciro, che viene portato d’urgenza all’ospedale più vicino.
Pochi giorni dopo, il ragazzo non ce la fa….e muore.
La famiglia fece, così, avviare un’ indagine per scoprire il colpevole, che fu trovato e sbattuto in galera in poche settimane: era l’ultrà romanista, Daniele De Sanctis.
Altro fenomeno molto diffuso è il razzismo negli stadi: ci sono stati moltissimi calciatori famosi insultati per il diverso colore della pelle, come: Koulibaly del Napoli, Balotelli del Nizza e Lacazette dell’ Arsenal.
Al giorno d’oggi esistono molte pubblicità e manifestazioni contro il razzismo. Fenomeni del genere dovrebbero essere debellati perché è inaccettabile che, nel 2018, il pregiudizio, dettato dall’ ignoranza, prenda possesso di determinati individui!
Daniele Meo IIG